La febbre nel bambino
Come comportarsi e quando preoccuparsi
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La febbre non è una malattia, ma un segno di eventuale infezione.
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Può essere presente nelle infezioni virali e in quelle batteriche.
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È un meccanismo di difesa dell’organismo nei confronti dell’infezione e aiuta a combatterla.
- Non sempre è necessario usare farmaci per ridurla.
HA LA FEBBRE?
Il valore della temperatura corporea di vostro figlio varia a seconda della sede in cui viene misurata.
Dove |
Febbre se temperatura uguale o superiore a: |
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Ascellare |
37,5° C |
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Auricolare |
38° C |
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Rettale |
38° C |
ATTENZIONE
Quando la temperatura si abbassa, i bambini con un’infezione virale di solito si sentono meglio, mentre quelli con un’infezione batterica continuano a stare male.
PER FARLO STARE MEGLIO
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Non coprite troppo il vostro bambino, ma evitate che abbia i brividi.
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Mantenete la temperatura della stanza intorno ai 20°C.
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Dategli da bere spesso.
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Non fumate in sua presenza.
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Somministrate paracetamolo se la temperatura raggiunge o supera 38,5ºC.
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Non somministrate acido acetilsalicilico (aspirina) poiché aumenta il rischio di sviluppare la sindrome di Reye, una malattia molto grave che può danneggiare fegato e cervello.
CONSULTATE IL MEDICO SE IL VOSTRO BAMBINO HA...
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Meno di 6 mesi di vita.
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Febbre da più di 48 ore che non diminuisce con paracetamolo.
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Febbre da più di 3-4 giorni.
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Esantema (chiazze sulla pelle).
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Diarrea associata a vomito.
QUANDO PREOCCUPARSI
Gli elementi più importanti per capire quando ci si deve preoccupare sono l’aspetto generale e il comportamento del vostro bambino, più che la febbre.
Portate il vostro bambino al Pronto soccorso se ha uno dei seguenti sintomi:
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difficoltà respiratoria non dovuta al naso chiuso
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labbra di colore blu
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incapacità a muoversi (flaccidità)
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difficoltà al risveglio (il bambino non reagisce agli stimoli)
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rigidità nei movimenti di testa e collo
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disorientamento
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convulsioni
Fonte: Agenzia sanitaria regionale dell’Emilia-Romagna